Rifarsi il seno: quando è bene ricorrere all’intervento e consigli utili alla preparazione psicofisica

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Rifarsi il seno

Rifarsi il seno è un’operazione di chirurgia molto richiesta, volta a migliorare una situazione di disagio fisico, estetico e psicologico.

Quest’intervento non è unicamente volto ad aumentare il volume mammario – come spesso i mass media descrivono: infatti tra i vari motivi che spingono una donna a rifarsi il seno vi possono essere patologie invalidanti come quelle tumorali, oppure un bisogno psicofisico legato addirittura alla riduzione della propria taglia, magari a causa di una sofferenza a livello vertebrale.

A prescindere da quelle che sono le tipologie d’intervento e le motivazioni cliniche, l’intervento di mastoplastica additiva o riduttiva, così come la mastopessi – ossia un lifting al seno a causa di una sua discesa – sono tutte operazioni da effettuare in anestesia e richiedono una preparazione psicofisica adeguata prima della data dell’intervento.

Ecco perché nei paragrafi seguenti parleremo delle casistiche in cui si consiglia o meno di rifarsi il seno e dei consigli utili da mettere in pratica prima di sottoposi a tale operazione.

Quando è consigliato un intervento di chirurgia estetica al seno?

Un intervento al seno è utile nel momento in cui si vanno a correggere inestetismi dovuti:

  • a una diminuzione del volume a seguito di gravidanza e allattamento;
  • a un forte dimagrimento;
  • a un volume troppo esiguo delle ghiandole mammarie;
  • a una disarmonia tra i due seni, dovuta a dimensioni molto diverse tra loro.

Altro motivo per cui si procede con la chirurgia plastica è una mastectomia, ossia un’asportazione della ghiandola a seguito di tumore o altre patologie, a seguito della quale si impiantano protesi per dare alla paziente un aspetto armonico e il più possibile naturale.

Quando invece è bene non procedere al rifacimento del seno?

Rifarsi il seno è invece sconsigliato nel momento in cui la paziente presenta fragilità psicologiche quali:

  • depressione;
  • autolesionismo;
  • problematiche alimentari;
  • deficit di autostima;
  • complessi d’inferiorità legati al soddisfacimento dei bisogni altrui, come ad esempio quelli del partner che desidera un seno più grande e mina la convinzione della propria compagna.

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Quali sono i requisiti psicofisici per poter accedere all’intervento?

Per rifarsi il seno il limite di età è fissato a quota 50 anni, per il fatto che vi possono essere complicazioni legate all’anestesia e all’operazione chirurgica stessa.

Per quanto riguarda invece i requisiti minimi in termini psico-fisici, la paziente deve dimostrare di godere di buona salute e soprattutto di essere psicologicamente equilibrata, nonché di addurre motivazioni valide al chirurgo per procedere all’intervento.

Cosa è bene fare prima di procedere con l’operazione?

Prima di rifarsi il seno è bene che la paziente conosca il chirurgo e, dopo una serie di colloqui, gli esponga i suoi bisogni e trovi in esso fiducia e soprattutto conferma riguardo alla necessità dell’intervento.

Un buon chirurgo inoltre illustrerà a dovere tutta la prassi e i relativi rischi, dall’anestesia al decorso post-operatorio, nonché una previsione abbastanza veritiera di quelli che saranno i risultati futuri sul seno della paziente.

Infine è bene esporre immediatamente al medico tutti i propri dubbi e perplessità prima di procedere con l’operazione, soprattutto se si ha ancora qualche incertezza a livello psicologico: infatti i chirurghi estetici oggigiorno compiono anche un percorso di presa di coscienza con i pazienti, andando a lavorare anche sulla sfera psichica di ciascuno, andando a trovare le vere motivazioni che li spingono a operarsi.

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