Che siate dei professionisti del mestiere o degli appassionati del fai-da-te anche nella cosmesi, è fondamentale scegliere il giusto paio di forbici per approcciare ai capelli (propri o degli altri). Ma come si riconosce il modello adatto alle nostre esigenze, tra i tanti proposti dal mercato del settore? Qual è la maniera corretta con cui conservare le forbici? Di seguito proveremo a ca(r)pire qualche consiglio rispetto al magico mondo delle forbici professionali per parrucchieri.

I modelli in circolazione

Qualsiasi sia il tipo di modello che sceglierete, bisogna sempre tener presente che le forbici, per essere usate al meglio, devono calzare sulle vostre mani, al pari di un paio di scarpe sui vostri piedi. Fermo restando, quindi, alcuni consigli di natura tipicamente tecnica (tipo di lama, materiale, impugnatura), questo strumento deve adattarsi alla perfezione su quelli che sono i movimenti e le sensazioni naturali delle mani, pena una riuscita meno brillante sui capelli. Vediamo adesso quali sono i modelli che è possibile trovare in commercio in base alle caratteristiche fisiche delle forbici.

Lama

Forse è scontato dirlo, ma è bene ribadire che ogni lama avrà un effetto diverso sul capello e, di conseguenza, il primo aspetto da conoscere al momento della scelta delle forbici è proprio legato alla lama di cui avremo bisogno (tenendo conto che le dimensioni usuali variano tra i 4 e i 7 centimetri). Normalmente quelle che sono in commercio sono di quattro tipi:

 

  • Lama seghettata: usata generalmente per tagli netti sia maschili (dalle dimensioni generalmente medio-grandi) che femminili;
  • Lama dentata: è pensata per togliere volume (quindi sfoltire) alla capigliatura, con il numero di dentini che varia in base al risultato voluto;
  • Lama liscia: scorre molto velocemente sul capello per alleggerirlo ed è usata prettamente sulle chiome femminili;
  • Lama a coccodrillo: potrebbe essere considerata come una derivazione della lama seghettata, dato che anche questa viene usata per tagli netti (ma in questo caso piuttosto estremi).

 

Se avete la possibilità di scelta optate per lame lavorate in Giappone (vista la grande esperienza di questo paese al riguardo) o in Germania. Evitate quelle pakistane che, pur essendo tra gli esemplari più a buon mercato, sono anche generalmente di qualità medio – bassa.

Materiale

Normalmente si inizia a parlare di forbici di buona qualità quando il materiale utilizzato varia tra l’acciaio (possibilmente temperato), il carbonio e il titanio. Queste tre materie sono tutte estremamente leggere e resistenti, nonché molto facili da pulire. Ovviamente questo aspetto incide moltissimo anche sulla durata del filo della lama e in generale su quella dell’attrezzo.

Impugnatura

Tra gli ultimi aspetti (ma certamente non meno importante degli altri) che incidono nella scelta delle giuste forbici c’è senza dubbio l’impugnatura. Indipendentemente dal fatto che voi siate destri o mancini (a proposito, tenete conto che in commercio esistono anche dei modelli bilanciati appositamente per la mano sinistra), dovete ricordare che lo strumento, per lavorare al meglio, dovrà comportarsi come un’estensione vera e propria della vostra mano. Prima di acquistare un particolare modello, quindi, si consiglia di provarlo, per vedere se si armonizza bene con i naturali movimenti dell’arto.

Generalmente tre sono i tipi di impugnatura più frequenti:

 

  • Opposta: o simmetrica, parliamo della conformazione base;
  • Offset: tendenzialmente la preferita di chi usa pollice e anulare, al posto di pollice e indice, consente di tagliare a mano aperta, riducendo la pressione sul tendine dell’avambraccio;
  • Semi Offset: una via di mezzo tra i due stili precedenti, permette inoltre di tenere più basso il gomito, scaricandone il peso.

 

Informazioni generali

Anche le forbici, come un qualsiasi altro strumento, hanno bisogno di regolare manutenzione e pulizia per mantenere quanto più possibile durature nel tempo sia la capacità di taglio che la durata dell’oggetto stesso. Normalmente la scatola riporta sempre (o quasi) le indicazioni del produttore al riguardo, per cui basta attenersi ad esse per avere uno strumento sempre al meglio delle sue qualità.

Nota dolente: il costo. Ovviamente in commercio si trova qualsiasi cosa a qualsiasi prezzo, però tenete conto che un paio di forbici di qualità medio alta (salvo particolari offerte del rivenditore) molto difficilmente lo troverete a meno di un centinaio di euro. Tanto o poco che possa sembrare, c’è sempre da considerare il tipo di uso a cui verranno sottoposte per cui, caratteristiche fisiche a parte, spetta sempre a voi la scelta. Speriamo di esservi stati utili!